Nel giorno del mio insediamento ormai 547 giorni fa, dell’avvio della nuova Legislatura dissi nel mio intervento d’apertura che c’era bisogno assoluto di una nuova ripartenza. Di una politica low cost, di amministratori che raggiungono con la propria auto il proprio ufficio istituzionale, di un presidente e di un Consiglio normali. “Farò della trasparenza un elemento irrinunciabile per noi e per i cittadini”, dissi e oggi dopo 18 mesi posso dire che abbiamo fatto molto ma non sempre ci siamo riusciti. “Abbiamo bisogno di coraggio, di umiltà e di uno spirito di servizio che oserei dire costituente per poter riannodare i fili tra la politica e il cittadino. Iniziamo oggi, ciascuno con le proprie idee, ciascuno nei rispettivi ruoli, a fare il primo passo”. Conclusi con questa parole che sono per me ancora attuali e il faro di un’azione amministrativa complessa – ringrazio il lavoro degli uffici, l’Ufficio di presidenza per essere qui e per aver sostenuto e voluto questo appuntamento con personalità di primissimo livello – che è stata e sarà finalizzata a rendere normale la buona politica e le buone pratiche della pubblica amministrazione. Pochi giorni fa la Corte dei Conti del Lazio ha dato la parifica al Rendiconto generale regionale relativo al 2013. Un risultato importante che è stato frutto di un durissimo lavoro e, consentite a me che l’ho vissuto da questa parte, di veri salti mortali per raggiungere un obiettivo che sarebbe dovuto rientrare nella normalità; io stesso e per primo ho festeggiato per il via libera ai conti del Consiglio e non c’è dubbio che è il risultato di un lavoro di squadra così come non c’è dubbio che un ruolo importante lo hanno giocato gli organi di informazione, che hanno fatto il proprio.

Per tutti permettetemi di ringraziare i giornalisti presenti in sala che seguono con grande attenzione la vita del Consiglio regionale ed il dottor Sergio Rizzo che ha voluto onorarci oggi della sua presenza e che in questi mesi non ha fatto sconti, come era giusto che fosse e sono certo proseguirà credo dopo questa trasferta con maggior rigore. Ma lui stesso potrà testimoniarlo – almeno spero – ha trovato quasi sempre, così come altri colleghi della stampa, porte e finestre aperte.

I totem qui fuori contengono la sintesi delle buone pratiche messe in campo in questo anno e mezzo. E abbiamo scelto come simbolo proprio un totem per sottolineare che in questa legislatura – certamente non priva di errori, di difetti, di gaffe, di perdite di tempo – crediamo in certi valori, crediamo che il nostro impegno assoluto resti quello di essere utili alla vita delle nostre Comunità, rendere onore alla fiducia e se posso dire anche alla speranza che ci hanno dato i cittadini e quindi uscire tutti insieme da una crisi profonda. Certo, vogliamo e dobbiamo aumentare il numero dei totem ed eliminare la parola quasi.

Da pochi minuti, ad esempio, sono pubblicati sul sito del Consiglio regionale i rendiconti di tutti i gruppi presenti in questa Legislatura che non hanno avuto rilievi – e questo è un altro passo nel cammino della normalità – da parte della Corte dei Conti, così come quelli della precedente Legislatura, la nona. Noi proseguiamo, da oggi sono certo con maggiore sprint, sulla strada che abbiamo intrapreso, il cammino di normalità: per questo stiamo lavorando e sarà attivo nelle prime settimane del 2015 per istituire un’altra lente di controllo che è Open Consiglio, così come per un rifacimento del sito istituzionale che possa migliorare lettura e comprensione da parte di tutti; così come a breve metteremo in campo una App attraverso la quale chiunque potrà scaricare leggi, strumenti giuridici e tutto ciò che l’istituzione fa.

Ho sottolineato in apertura l’eccesso di entusiasmo che rischia di sconfinare nella retorica quando si parla di trasparenza, soltanto perché resto convinto che si debba praticare ogni giorno, non perché va di moda, né per avere una critica positiva ma perché sia un dovere per la pubblica amministrazione e per chi ha responsabilità di governo. Abbiamo fatto molto, possiamo fare di più.