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“Buongiorno a tutti.

Ringrazio

  • le cittadine e i cittadini del Lazio che con il loro voto, e con una partecipazione molto più ampia rispetto a quella per le passate elezioni regionali, hanno voluto che questo Consiglio fosse così composto;
  • i colleghi consiglieri che hanno partecipato alla votazione e non solo quelli che mi hanno votato perché, sarà banale, ma sarò nel metodo e nel merito il presidente di tutti;
  • il Presidente Nicola Zingaretti, per la sua vicinanza in questi primi passi di governo della Regione.

Non sarò un presidente arroccato nel Palazzo. Non sarò un presidente alla ricerca dei riflettori.

Sarò un presidente concreto, almeno questo è il mio intendimento, sarò un presidente che farà del dialogo, del confronto un punto cardine perché oggi più che mai sono convinto che dobbiamo essere uniti, nel rispetto delle diversità politiche e culturali, nell’obiettivo di far voltare pagina all’istituzione regionale e alla politica.

Sarò dunque un presidente normale.

Credo sia normale raggiungere il luogo di lavoro con i propri mezzi; credo sia normale non avere benefit pubblici; credo sia normale ricevere le istanze dei cittadini; credo sia normale svolgere il proprio mandato portando lo zaino dei propri valori, ma da cattolico dico che sarò il più laico dei presidenti perché l’Istituzione è al servizio di tutta la comunità.

Una ‘laicità spirituale’ come ha insegnato monsignor Giovanni Nervo, storico fondatore della Caritas, un uomo straordinario che ci ha lasciato solo pochi giorni fa e che ha dedicato la propria vita non solo agli ultimi, ma che si è battuto ogni giorno per un principio che, nel pieno di una crisi drammatica ha un valore esiziale, come è la giustizia sociale.

Da oggi, con umiltà e la profonda consapevolezza delle difficoltà che abbiamo davanti, parte un nuovo cammino per una nuova politica che deve essere magra se vuole essere dinamica, se vuole rispondere ai nuovi problemi delle nostre comunità e se vuole andare lontano.

Una politica low cost, dunque, che esce dai Palazzi e cammina con le donne, i giovani, i cittadini di una regione che può rappresentare un nuovo modello di sviluppo.

Nelle esperienze di governo e di amministrazione che ho maturato, ho cercato di non perdere mai il rapporto con la gente, non mi sono mai isolato dalla realtà e dai problemi delle persone e delle comunità. Sarà così anche in questa veste. Continuerò ad essere aperto e presente  sul territorio per ascoltare dal vivo le problematiche connesse ai molti problemi che oggi si presentano.

Problemi che sono alla base della richiesta di rinnovamento che c’è nel Paese.

Questo Consiglio Regionale per la sua composizione, è già una prima risposta alla volontà di cambiamento. La Giunta formata dal Presidente, è un’altra forte risposta per cercare di restituire speranza e fiducia nel sistema da parte dei cittadini. In molte altre realtà europee lo Stato e le sue articolazioni rappresentano una sicurezza per il cittadino che sa di poter contare sulle competenze e le garanzie sociali delle Istituzioni.

A questo dobbiamo tornare o questo dobbiamo raggiungere: la fiducia di chi siamo chiamati a governare

Tornare ad essere un punto di riferimento per lo sviluppo, di sicurezza per la quotidianità  e di approdo per chi rimane indietro. Tornare o diventare un’Istituzione autorevole, ma vicina al cittadino.

Tutti noi siamo il portato di un atto di fiducia che le persone fanno verso di noi, e dobbiamo e possiamo rimanere ciò che eravamo prima di entrare qui: semplici cittadini.

E’ normale e giusto che ci siano attenzioni particolari sulla vita della politica e sul nostro comportamento nelle Istituzioni. Perché le nostre decisioni pesano sull’intera comunità!

Dobbiamo essere consapevoli di questo e non meravigliarci per le richieste di dover essere ancor più trasparenti e sinceri di altri. Essere qui è un onore, ma nel contempo una grandissima responsabilità!

Molto sta cambiando nella forma della democrazia, oggi i cittadini attraverso internet possono avvicinarsi  più di prima alle istituzioni anche se, paradossalmente, ciò avviene in un momento storico di grande distanza fra rappresentanti e rappresentati.

E’ già attivo un sistema di comunicazione online per gli atti amministrativi, ma dobbiamo andare oltre, non far vedere solo quel che si è deciso, ma anche come queste decisioni sono prese, ipotizzando che anche le sedute dei nostri lavori consiliari e delle  Commissioni vengano riprese e trasmesse in video streaming.

Sempre nel solco della trasparenza, che non è solo una parola, ma anche un valore, auspico che negli organi di controllo ed istituzionali spettanti all’opposizione siano rappresentate tutte le forze; anche quelle più critiche rispetto alle modalità di gestione della cosa pubblica perché non abbiamo nulla da nascondere e nulla da temere.

Ricordo inoltre,  in questo caso, l’indirizzo statutario di garantire  un’equilibrata presenza delle donne.

E’ con questa manifestazione di comportamenti che assumo sin da oggi, che dò il benvenuto ai consiglieri e a tutte le forze politiche che fanno parte  di questo Consiglio Regionale

A loro chiedo di impegnarsi al massimo per raggiungere  i risultati sperati ed anche di guardare con favore la richiesta di trasparenza che ci viene dal paese

 

Veniamo ai compiti del Consiglio Regionale

Il Consiglio Regionale come detto nello Statuto all.art 21

“Esercita la funzione legislativa attribuita dalla Costituzione alla Regione”,

La funzione legislativa va recuperata nella pienezza del termine anche alla luce della normativa europea e deve essere prioritaria rispetto ad altro per:

  •  Scrivere leggi nuove in aderenza alle mutate esigenze dei cittadini e ai contesti temporali;
  • Aggiornare, per innovare, le leggi più  datate;
  • Leggi chiare,  comunicate con la maggior evidenza possibile e che  raggiungano tutti i destinatari interessati nel più breve tempo possibile.
  • Leggi che permettano ai cittadini e alle  imprese di avere certezza delle regole e che favoriscano nuove opportunità di crescita economica e di sviluppo sociale

La Regione Lazio deve legiferare con efficacia e in maniera efficiente.

Nell’ottica di recuperare il rapporto con i territori e gli enti locali, in una Regione loro amica e non controparte,  è necessario intraprendere fin d’ora quelle azioni e quegli atti in grado di devolvere alcuni poteri agli enti locali.

Si avverte anche la necessità di:

  • Aggiornare lo statuto adeguandolo alle ultime modifiche normative;
  • Rivedere la legge elettorale individuando il miglior meccanismo possibile che garantisca il premio di maggioranza e al tempo stesso un’equa rappresentanza di genere;

Sempre dall’Art. 21, il Consiglio:

“concorre alla determinazione dell’indirizzo politico regionale ed esplica le funzioni di controllo sull’attività dell’esecutivo”

 

L’indirizzo politico

Il paese è in recessione economica, ma c’è purtroppo anche una regressione culturale che l’accompagna.

Se ci fate caso,  i temi della politica sono tutti incentrati sull’economia.

Imu, tasse, sprechi, tagli, tutti argomenti giusti perché senza la serenità economica ed un lavoro dignitoso viene meno anche la possibilità di esprimersi con libertà di pensiero.

Sono però colpevolmente assenti i valori NON economici. Anche questi arricchiscono una società, facendone non solo un incontro di interessi, ma anche una comunità di persone, nella solidarietà e nella fratellanza.

Sul rispetto delle minoranze, sulle regole per le adozioni, per le unioni civili, ed altri ancora, si può essere d’accordo o meno, ma devono tornare ad essere oggetto di confronto, sono invece assenti da quelle che una volta si chiamavano discussioni, ed oggi va di moda chiamare agende!

Dobbiamo recuperare una politica di valori, che parli alle famiglie e alle  persone, che si ponga il problema dello sviluppo e dell’espansione e non solo quello ossessivo dei tagli, una politica fatta non solo di controlli, necessari ed indispensabili, ma per i quali abbiamo  anche altre Istituzioni, delle quali ci possiamo e dobbiamo fidare.

per  le funzioni di controllo sull’esecutivo di cui parla lo Statuto, queste saranno esercitate nel rispetto delle competenze tecniche, che certo non mancano nei curricula delle persone in  Giunta proposte dal Presidente, e che devono esprimersi nel solco delle linee guida disegnate dal Consiglio.

Per concludere all’art. 21 lo Statuto recita

 “Il Presidente del Consiglio Regionale rappresenta il Consiglio ed è il GARANTE della sua autonomia e dei diritti dei consiglieri”.

Mi conformerò totalmente a questa disposizione, per convinzione, non per obbedienza.

Cercherò di stimolare una vera ed intensa vita politica con contributi da parte di tutti, maggioranza ed opposizioni.

Farò della trasparenza un elemento irrinunciabile per noi e per i cittadini.

Garantirò  e tutelerò le prerogative e l’esercizio dei diritti dei consiglieri non soltanto perché è codificato nello Statuto, ma perché credo con forza che solo così, mettendo al centro di questa Assemblea il rispetto tra di noi e quindi per i cittadini, potremo vincere la grande sfida che ci attende.

“Soltanto coloro che hanno il coraggio di affrontare grandi insuccessi, possono ottenere grandi successi”. Disse al Senato americano contro il conflitto in Vietnam, Robert Kennedy.

C’è bisogno di coraggio, di umiltà, e di uno spirito di servizio oserei dire ‘costituente’ per poter riannodare i fili tra la politica e il cittadino. Iniziamo oggi, ciascuno con le proprie idee, a fare il primo passo

Grazie e Buon lavoro a tutti”!

 

 

Scarica qui il discorso in PDF

 

It’s Election Day-Go Vote!

Chi sono

Occuparmi dei cittadini, risolvere i loro problemi e prendermi cura della comunità è la ragione per cui mi impegno ogni giorno.

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