Questo documento nasce dal gruppo di studio di LazioLab dedicato alla Semplificazione. Il tavolo di lavoro promosso dalla Regione Lazio ha individuato alcune aree tematiche intorno alle quali organizzare un documento strategico-programmatico che raccolga le proposte elaborate per rafforzare la competitività del sistema Lazio e il livello di benessere sociale – a seguito anche dei più recenti cambiamenti emergenziali che accelerano alcune tendenze e impongono nuove sfide – e arrivare così a definire precise linee guida, corredate da iniziative progettuali.
La semplificazione è una delle priorità della legislazione anche a livello europeo, a partire dalla Commissione Europea che l’ha inserita tra le sue priorità. Da ultimo il Consiglio UE per la Competitività dello scorso febbraio ha approvato un documento di sostegno all’impegno della Commissione europea per una “Migliore legislazione” sottolineandone l’importanza per garantire “una crescita sostenibile ed inclusiva”. Nelle sue conclusioni il Consiglio ha sottolineato l’importanza di valutazioni di impatto rigorose e basate su principi che tengano conto sia dei costi sia dei benefici. Così come è stato ribadito con forza la necessità di applicazione del principio “one in one out” (per ogni nuova norma deve essere eliminata una vecchia), dell’applicazione del principio “Think Small First” (“Pensare innanzitutto al piccolo”) e la necessità di consultare sistematicamente le PMI e le micro imprese. Infine è stata sottolineata l’importanza dei riesami ex post sugli effetti delle normative. Questi sono tutti principi dai quali non si può prescindere quando si affronta il tema della semplificazione.
L’attuale crisi dovuta all’emergenza Coronavirus ha evidenziato i limiti che il Sistema Paese sconta in termini di semplificazione, in particolare nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e imprese.
La prima criticità da risolvere è di carattere strutturale e riguarda le competenze dei diversi livelli di governo. Mai come in questa fase le imprese, ed anche i cittadini, si sono dovuti confrontare con un numero ingente di atti di livello nazionale, regionale e locale, spesso tra di loro contraddittori.
Il distanziamento sociale ha imposto la necessità di compiere un salto repentino verso il digitale e qui si evidenzia la seconda criticità della PA che sconta il gap infrastrutturale tra i diversi territori e di competenza delle diverse amministrazioni.
A queste criticità si aggiungono scarsa chiarezza delle norme, difficoltà ad ottenere informazioni operative, difformità di interpretazione, controlli privi del necessario coordinamento, hanno ulteriormente aggravato in questo periodo di emergenza le difficoltà al mondo imprenditoriale, in particolare alle micro e piccole imprese.
Le possibili soluzioni sono, in primo luogo, la digitalizzazione completa del rapporto tra PA e imprese. Tutto deve avvenire in via digitale e semplice, il che presuppone due aspetti:
- Standardizzazione
- Piattaforme dialoganti
Senza questi due presupposti, si rischia infatti di informatizzare la confusione. Inoltre occorre semplificare le norme (a partire dalla redazione) in modo da renderle intellegibili ed accompagnarle sempre più con un sistema di FAQ, utilizzato a livello nazionale da alcune Confederazioni (a partire da Confartigianato) e dal Governo.
Proposte operative
Standardizzazione
E’ necessario completare la standardizzazione dei regimi amministrativi e della modulistica in modo da dare all’impresa certezza su quale è il regime amministrativo e il modello da utilizzare per la sua attività.
Per rafforzare l’opera di standardizzazione occorre prevedere una norma nazionale che stabilisca che le norme (da qualsiasi livello provengano) in contrasto con quanto stabilito nei decreti di standardizzazione sono abrogate.
Piattaforme dialoganti
La frammentazione delle piattaforme digitali è l’aspetto più critico della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, in quanto le diverse PA – soprattutto a livello comunale – hanno creato proprie piattaforme non in grado di dialogare tra loro.
L’emergenza in atto è l’occasione da cogliere per superare queste frammentazioni, creando piattaforme “uniche” o comunque “dialoganti” tra loro. I benefici per le imprese e le stesse Pubbliche Amministrazioni sono molto rilevanti.
Dal lato imprese si avrà un unico front – office, che garantirà uniformità di accesso ai servizi, una nomenclatura uniforme dei procedimenti, la rapida implementazione delle semplificazioni introdotte e la riduzione della richiesta di informazioni già in possesso di altre PA.
Dal lato delle Amministrazioni si avranno minori costi di gestione e la possibilità di incrociare i dati in una logica di big data, estremamente utile per l’assunzione delle decisioni pubbliche a tutti i livelli.
In questo quadro, la priorità per le imprese è rappresentata dalla rete dei SUAP che deve essere resa unica e dialogante, superando la frammentazione a livello locale.
FAQ
Le norme dovrebbero essere chiare ed immediatamente applicabili e gli operatori economici non dovrebbero avere difficoltà nella loro interpretazione.
Tuttavia, in alcuni casi particolarmente complessi è opportuno fornire all’imprenditore alcuni chiarimenti operativi, tramite lo strumento delle FAQ pubblicate sui siti internet delle Amministrazioni.
Ad oggi l’utilizzo delle FAQ da parte delle PA appare frammentato e privo di un chiaro valore giuridico.
Lo strumento deve essere, quindi, migliorato su quattro aspetti:
- la PA che eroga un nuovo servizio o impone un nuovo obbligo deve pubblicare ed aggiornare tempestivamente le FAQ (sarebbe utile se fossero rese disponibili in contemporanea all’atto cui si riferiscono);
- le indicazioni contenute nelle FAQ devono essere valide anche in caso di controllo;
- le FAQ devono essere “certe” ovvero essere ricostruibili nel tempo;
- essere il frutto del confronto con le rappresentanze degli operatori economici, anche attraverso consultazioni on line (garantendo così la valutazione di impatto delle norme sulle MPMI).
TEMPI di PAGAMENTO della PA
Si rendono necessarie misure di semplificazione nei pagamenti della PA come quelle adottate in Campania (Decreto dirigenziale 33 del 25/3/2020) o in Toscana (Delibera di Giunta regionale 421 del 30/3/20) consentono:
- il pagamento di Stati Avanzamento Lavori (SAL), di certificati di pagamento e di pagamenti, a richiesta degli aventi titolo, per gli importi maturati al momento della domanda, in deroga alle eventuali previsioni di limiti di tempo e importo contenuti nei decreti di ammissione a finanziamento e/o negli atti convenzionali
- ai soggetti che presentano domanda a titolo di anticipo o stato di avanzamento lavori (SAL), il ricorso a procedure di liquidazione semplificate che consentano pagamenti fino all’80% di quanto richiesto, rinviando a fasi successive ulteriori controlli documentali, rispetto alle verifiche previste per legge in materia di regolarità contributiva e di antimafia
- prevedere che tutte le strutture amministrative di lavori, servizi e forniture ivi comprese enti e società strumentali regionali e degli enti locali, ASL, Aziende Ospedaliere, beneficiari di risorse dirette e/o per il tramite della Regione possano adottare, compatibilmente con le disponibilità di cassa, e con le normative europee, procedure di liquidazione semplificate
FINANZIAMENTI AGEVOLATI
Le modalità per la concessione dei finanziamenti agevolati e delle garanzie a favore delle imprese sono spesso complesse e onerose per le imprese. Sarebbe utile standardizzare la semplificazione, che si è messo in atto in alcune Regioni (Friuli Venezia Giulia Delibera di Giunta regionale 462 del 27/3/2020)) in occasione dell’emergenza COVID, il ricorso alla dichiarazione sostitutiva delle imprese, per acquisire lo stato di difficoltà e di carenza di liquidità.
ACCESSO AI BANDI
L’accesso ai Bandi regionali prevede che venga acquisita l’attestazione riguardante l’affidabilità economico-finanziaria dell’impresa, che si può invece desumere dalla contabilità dell’impresa, che è un dato già in possesso della PA (Agenzia delle Entrate). La regione Toscana ha introdotto questa semplificazione attraverso la recente LR 16 del 3/3/2020
CODICE dei CONTRATTI PUBBLICI
I termini ordinari del Codice dei contratti pubblici rendono particolarmente difficile emettere deliberazioni in tempi brevi. Allora potrebbe essere utile, in caso di emergenza, pandemia, alluvioni, calamità naturali, estendere ai Sindaci degli enti locali, limitatamente all’esercizio delle proprie funzioni, le facoltà di deroghe alla disciplina del codice, riconosciute al Capo del Dipartimento di Protezione civile ed ai Soggetti Attuatori dal primo nominati.
Cogliere l’opportunità per inserire, in maniera standard, anche a fini di semplificazione il Km0
ABOLIZIONE CPA
Gli interventi di valenza economica e finanziaria in favore delle imprese devono necessariamente essere affiancati da quelli non meno importanti di semplificazione e di riduzione degli oneri burocratico-amministrativi.
La Regione Lazio ben aveva interpretato tale principio allorquando, con l’entrata in vigore del TU Artigianato (Legge regionale 03/2015), aveva inteso realizzare un forte processo di semplificazione e delegificazione e di snellimento delle pratiche burocratiche, riducendo così i costi e gli oneri finanziari per la Regione e per gli artigiani.
SUAP REGIONALE
Come noto, i processi d’innovazione tecnologica e i prodotti e servizi innovativi rivestono un ruolo primario nello sviluppo economico e nel miglioramento della qualità della vita. La Regione è chiamata a realizzare interventi che abbiano un impatto strutturale sui territori e sulla stessa Amministrazione regionale, svolgendo un ruolo sia di coordinamento che di facilitazione per la promozione di una stretta collaborazione dei vari soggetti coinvolti. In tal modo il digitale e l’ICT possono innovare i processi economici, sociali, istituzionali e amministrativi.
Nella strategia regionale della specializzazione intelligente, tra le leve principali per lo sviluppo socio-economico del territorio laziale è stata individuata anche l’affermazione della cittadinanza digitale. Le cosiddette “Comunità Intelligenti” si propongono di “attivare una strategia di pianificazione che gestisca il territorio, i suoi cittadini e l’intero complesso dei soggetti sociali in maniera integrata e smart anche mediante il supporto delle tecnologie ICT, allo scopo di realizzare un ecosistema in cui le risorse naturali e umane evolvano insieme in modo armonico e complementare e in cui si produca un aumento della qualità della vita per i cittadini e delle opportunità di sviluppo e di innovazione sociale per il territorio nel suo complesso”.
In tal senso si porta l’esempio del Suap regionale della Sardegna (SUAPE) che unisce le funzioni di sportello unico per le attività produttive e di edilizia, con un’unica banca dati. Inoltre è quasi interamente digitale, infatti, le pratiche sono digitali e l’imprenditore può monitorare direttamente l’esito in tutti i suoi passaggi tramite acceso da computer o device. Nell’ambito dell’Agenda Digitale regionale, questa area in particolare si propone di rendere il Lazio una Comunità Intelligente, mediante un approccio integrato alla pianificazione di misure di sostegno e alla realizzazione di servizi per il territorio, per i cittadini, per le imprese e per gli altri soggetti locali.